La Sujaca di Carìa è un fagiolo antico e prezioso, coltivato da secoli nell’area collinare del Monte Poro, tra i paesi di Carìa, Drapia e Zungri, nel cuore della Costa degli Dei. Il suo nome deriva dal termine dialettale “sujaca”, che indica un fagiolo dalla buccia sottile e dalla polpa tenera e cremosa.
Questo legume, dalla forma ovale e colore chiaro con leggere sfumature beige, è frutto di una selezione naturale tramandata di generazione in generazione. I contadini del posto ne custodiscono ancora oggi i semi originali, evitando ibridazioni e garantendo un prodotto autentico e genuino.
Un legume identitario
La Sujaca rappresenta un simbolo di identità territoriale per Carìa e per tutta la zona del Monte Poro. La sua coltivazione segue metodi tradizionali: semina manuale, irrigazione naturale e raccolta a mano, nel rispetto dei cicli della terra e del clima tipico calabrese, caratterizzato da escursioni termiche che ne esaltano gusto e consistenza.
La “Sagra della Sujaca”, che si svolge ogni anno il , celebra questo legume con piatti tipici, musica popolare e momenti di convivialità. È un’occasione unica per degustare zuppe, minestre e secondi piatti a base di Sujaca, spesso accompagnata da olio extravergine d’oliva del Monte Poro e da peperoncino locale.
Valori nutrizionali e uso in cucina
La Sujaca è un alimento ricco di proteine vegetali, fibre e sali minerali. Grazie alla sua buccia sottile, risulta particolarmente digeribile e cremosa una volta cotta. È ottima in zuppe rustiche, insalate tiepide o piatti contadini, e si sposa perfettamente con ingredienti tipici calabresi come cipolla rossa di Tropea, pomodori secchi e origano selvatico.
Un piatto tradizionale è la “Sujaca scianghiata”: fagioli lessati e poi saltati in padella con olio EVO, aglio e peperoncino. Un concentrato di sapori autentici che racchiude in sé la semplicità e la ricchezza della gastronomia contadina calabrese.
Curiosità
- La parola “Sujaca” compare anche in antiche raccolte di proverbi locali, come simbolo di abbondanza e prosperità.
- La produzione avviene principalmente tra i 400 e i 700 metri d’altitudine.
- Molti ristoranti tipici del Vibonese propongono menù stagionali dedicati alla Sujaca e ai prodotti del Monte Poro.
Per saperne di più sulla storia e sulle iniziative dedicate a questo legume, visita il portale Sujaca.it, che promuove le eccellenze territoriali e la cultura gastronomica del Poro.
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