Tra i sapori più iconici della Calabria, la ’Nduja di Spilinga rappresenta l’anima autentica del Sud: un salume spalmabile e piccante, preparato con carne di maiale e abbondante peperoncino rosso, essiccato al fumo e stagionato con pazienza artigianale.
Origini e tradizione
La nascita della ’nduja risale al XIX secolo, quando a Spilinga – piccolo borgo del Monte Poro, in provincia di Vibo Valentia – le famiglie contadine cercavano di non sprecare nulla del maiale. Dalla carne meno pregiata, unita al peperoncino locale, nacque questo prodotto povero ma dal gusto travolgente.
Caratteristiche uniche
Il segreto della ’nduja è la perfetta proporzione tra carne, grasso e peperoncino: un equilibrio che la rende cremosa, intensa e dal colore rosso acceso. Viene insaccata nel budello naturale e stagionata in ambienti ventilati per almeno 40 giorni.
Tradizionalmente si gusta spalmata su pane caldo o bruschette, ma oggi è anche protagonista di primi piatti, pizze e persino hamburger gourmet.
«La ’nduja non si assaggia: si vive, un morso alla volta.»
Come gustarla al meglio
- Sul pane caldo: la versione classica, semplice e perfetta.
- Nei sughi: dona corpo e piccantezza a spaghetti e penne.
- Sulle pizze: contrasta la dolcezza della mozzarella con un tocco di fuoco.
- Nei formaggi: abbinata a ricotta fresca o pecorino crea contrasti irresistibili.
Curiosità e cultura
Ogni anno, ad agosto, Spilinga ospita la celebre Sagra della ’Nduja, che richiama migliaia di visitatori. Un’occasione per degustare varianti locali, ascoltare musica popolare e celebrare un simbolo che unisce gusto e identità calabrese.
Oggi la ’nduja è esportata in tutto il mondo, diventando ambasciatrice del carattere forte e autentico del Sud Italia.
Da provare insieme a…
Per un contrasto perfetto di sapori, accompagna la ’nduja con la nota agrumata del Bergamotto o con un calice di vino rosso Cirò DOC.